Covid, senza aiuti e pianificazione addio alla ristorazione collettiva entro il 2022 (La Stampa, 16 novembre 2022)

La Stampa

L’allarme dell’Osservatorio del settore, perdite fino a 1,4 miliardi rischia soprattutto il ramo aziendale a causa dello smart working

di MAURIZIO TROPEANO

«Senza sostegno e pianificazione la ristorazione collettiva sparirà entro il 2022», Carlo Scarsciotti, presidente Oricon, l’osservatorio sul settore creato dalle principali aziende del settore. Il comparto, infatti, è stato escluso dai decreti ristori malgrado che nel corso dell’anno perderà circa un terzo di ricavi e dei volumi di vendita. Rispetto all’anno scorso saranno erogati 292 milioni di pasti in meno per una perdita di 1,4 miliardi. Gli ambiti più colpiti sono l’aziendale, che chiude l’anno a -40%, e la scolastica a -51%. Secondo Scarsciotti, però, «è il settore della ristorazione aziendale quello che più di altri rischia di essere cancellato». Il motivo? «Allo stato attuale sono circa 4 milioni i lavoratori che operano in smart working e per una survey dell’associazione direttori del personale, oltre il 68% del campione intervistato prolungherà il tele lavoro anche dopo la fine dello stato di emergenza». Se così stanno le cose, allora, «il rischio di scomparsa di questo servizio dove operano 1000 aziende con 96 mila addetti, l’82% donne è davvero molto elevato».

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