Oricon: pasto a scuola e tempo pieno contro la povertà educativa (Il Sole 24 Ore, 8 novembre 2021)

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Milano, 8 nov. (askanews) – Lo stanziamento di 400 milioni di euro del Pnrr per la costruzione e riqualificazione degli spazi dedicati alla mensa di mille edifici scolastici, permetterebbe a circa 164mila bambini di passare al tempo pieno. E’ quanto emerge da un’analisi condotta dall’Osservatorio ristorazione collettiva e nutrizione (Oricon) in cui si sottolinea che oggi in Italia solo 10mila istituti scolastici su 40mila offrono il servizio mensa e che ne è escluso il 44% degli alunni della Primaria. Ne abbiamo parlato con il presidente di Oricon, Carlo Scarsciotti.”La mensa è uno strumento straordinario per insegnare ai bambini la corretta e sana alimentazione, è un momento aggregativo di socializzazione e integrazione, quindi è uno strumento fondamentale per insegnare ai nostri piccoli concittadini a convivere e a socializzare”.Le misure per la scuola del Pnrr impatterebbero anche sul tema della disuguaglianza e dell’abbandono: “Questi investimenti riguardano per tre quarti le regioni del Mezzogiorno: noi abbiamo visto che c’è un gap enorme sull’utilizzo del tempo pieno tra regioni del Nord e regioni del Sud e questo è importante anche per contrastare la dispersione scolastica che in alcune regioni del Sud è molto importante”.Inoltre, sempre secondo l’Osservatorio, l’estensione del tempo pieno con la refezione scolastica, comporterebbe l’assunzione di 10mila addetti nel settore della ristorazione e permetterebbe a circa 14mila genitori di rientrare nel mondo del lavoro. I preziosi investimenti previsti potrebbero comunque non essere sufficienti, dato che secondo lo studio dell’Osservatorio la quota di alunni con orario a tempo pieno si manterrebbe ancora abbondantemente sotto il 50%, assai meno della richiesta delle famiglie.”Attualmente i bambini che non hanno il tempo pieno in alcune regioni del Sud del Paese nell’intero ciclo della scuola Primaria è come se andassero a scuola un anno in meno rispetto ai bambini del Nord Italia e questa è una cosa enorme, riportata in maniera sintetica significa che un bambino a Milano va 5 anni a scuola e un bambino di alcune regioni del Sud dove non c’è il tempo pieno va 4 anni a scuola”.Ma c’è un altro aspetto significativo secondo il presidente di Oricon”Un dato emesso dall’Ispettorato nazionale del Lavoro: nel 2019, prepandemia, 52mila rapporti di lavoro sono stati interrotti e oltre la metà è dovuto all’impossibilità di conciliare lavoro e cura dei bambini, significa quindi circa 28mila genitori di cui tre quarti madri. Per cui il tempo pieno, la scuola, ha una funzione sociale fondamentale, enorme, non sarà sufficiente ma è un primo passo importante”.Con “un progetto sulla lotta agli sprechi e la povertà alimentare”, Oricon è entrato a far parte delle “green community” del piano “RIGenerazione scuole” del Miur.
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